Cosa accomuna una blogger 32enne delle Dolomiti con un maestro di sci gardenese di 23 anni? Siccome non ci arriverete mai, ve lo dico io! Sia io che Simon, abbiamo imparato a suonare uno strumento tipico della tradizione alpina: la fisarmonica. Poi c’è chi a 13 anni ha mollato tutto perché era troppo imbranato e chi invece è diventato un professionista e si sta facendo conoscere dal mondo intero per il suo stile rock-pop-tradizionale. Indovinate chi dei due è Simon… Ovviamente è lui quello che sta facendo furore con la sua fisarmonica. Nell'intervista qui sotto scoprirete chi è Simon Rabanser e come è nata la sua passione.
Come per tutte le interviste che si rispettino, ti chiederei di iniziare con una presentazione. Dicci chi sei, dove vivi, quanti anni hai, cosa hai studiato, cosa fai di lavoro...e soprattutto rivelaci qual è la tua più grande passione! Siamo curiosi di conoscerti!
Sono Simon Rabanser, ho 23 anni e vivo in Val Gardena. Ho frequentato l’Istituto tecnico economico a Ortisei e dopodiché ho studiato Marketing Management a Monaco di Baviera. Ora lavoro per una ditta di assicurazioni e in inverno faccio il maestro di sci.
La mia passione più grande è la musica: suono e canto da quando sono piccolo. Ho iniziato a suonare la fisarmonica quando avevo solo sei anni e nel frattempo è diventato il mio strumento preferito. Mi diletto però anche con altri strumenti, come il pianoforte e la tromba. Tre anni fa ho iniziato a comporre e scrivere musica e la potete ascoltare su ogni piattaforma digitale (Spotify, Instagram, ecc.).
Tu ti differenzi dagli altri suonatori di fisarmonica perché hai uno stile tutto tuo. Cosa fai di così speciale?
Grazie al musicista meranese Herbert Pixner, ho capito che la fisarmonica non è solo uno strumento tradizionale dell’arco alpino. Io volevo andare oltre, volevo mostrare alla gente che con la fisarmonica si può anche produrre musica moderna… quella che ognuno di noi sente alla radio. Allora durante il primo lock down mi sono messo a studiare le melodie delle canzoni POP e sono riuscito a creare uno stile tutto mio, che ho chiamato “HarmoniCovers”.
Simon, quando e come nasce la tua predilezione per la fisarmonica? Qualcuno ti ha trasmesso l’amore per la musica e per questo strumento? Hai un musicista di riferimento dal quale prendi spunto o al quale vorresti assomigliare?
L’amore e la passione per la musica mi sono stati trasmessi da mio nonno, che quando ero piccolo suonava e cantava con me. A dire la verità non c’è un musicista a cui mi ispiro perché non voglio farmi influenzare. Voglio essere originale, unico e suonare solo ciò che piace a me.
Immagino che tu abbia fatto, o stai ancora facendo, molti sacrifici per questa tua passione. Quali sono stati i momenti più bui e come sei riuscito ad affrontare queste difficoltà?
A dire la verità non è affatto facile imparare a suonare la fisarmonica. Sicuramente devo ringraziare mamma e papà e soprattutto mio nonno, che mi hanno sempre motivato, anche nei momenti difficili.
Studiare queste canzoni moderne è molto impegnativo. Fortunatamente Dio mi ha regalato due orecchie fantastiche. Non faccio fatica ad apprendere le melodie delle canzoni e ad intrepretarle subito dopo a modo mio con la fisarmonica.
Non vedo la musica come un sacrificio perché lo faccio con tutto il mio cuore e mi piace tantissimo. Se un giorno la musica dovesse trasformarsi in un peso o in frustrazione, sicuramente smetterò di farla perché per me la musica deve rappresentare passione e gioia.
E invece quali sono state le soddisfazioni più grandi che hai avuto finora grazie alla tua musica?
La musica mi regala emozioni fortissime e tante soddisfazioni. È sempre un piacere incredibile per me suonare per un pubblico e vedere che riesco a toccare il cuore della gente. Durante l’ultimo anno non abbiamo potuto organizzare concerti e quindi questa sensazione di soddisfazione e gioia è mancata tantissimo.
Grazie ai social sono riuscito a farmi conoscere anche durante il periodo della pandemia. Un mio video ha raggiunto più di 260.000 visualizzazioni. Questo avvenimento, è una delle soddisfazioni più grandi che ho avuto finora grazie alla mia musica.
Cosa dicono i tuoi compagni di questa tua passione? Quale messaggio vuoi dare ai giovani della tua età?
Quando ero piccolo i miei compagni spesso mi prendevano in giro perché la fisarmonica era vista come uno strumento della tradizione e riservato alla gente anziana. Ora sono orgoglioso di far vedere sia a loro che a tanta altra gente, che questo strumento è molto di più di un semplice strumento tradizionale.
A tutti i giovani (e anche meno giovani) che vogliono inseguire una passione o un sogno dico: lasciate che la gente parli, la gente parla sempre. Pensate a voi stessi e a cosa vi rende felici. Se poi ciò che fate, diventa una passione e se la gente vede che ci mettete il cuore, prima o poi diventerete i loro idoli.
Di tutte le canzoni che sai suonare, qual è la tua preferita e perché?
A dire la verità non ho una canzone preferita perché sono tutte così diverse e ognuna ha qualcosa di particolare. Vanno dal Rock al POP, ma ogni tanto suono anche musica tradizionale. Secondo me è questo ciò che mi rende unico. Ho un repertorio enorme e chi mi segue sui social o viene ad ascoltare i miei concerti, lo noterà nella scelta delle canzoni che suono.
Dove e quando si esibisce Simon Rabanser? Se qualcuno non può partecipare ai tuoi concerti dal vivo, ci sono altri modi per ascoltare le tue canzoni?
Ho fatto un concerto poco fa a Castel Prösels a Fiè allo Sciliar. Purtroppo a causa di questa situazione instabile dovuta al Covid, non posso dire se ci saranno altri concerti in programma per quest’anno. Invito tutti voi a seguirmi su Instagram o/e Facebook per rimanere aggiornati e per sapere quando e dove mi esibirò.
Infine raccontaci qual è il tuo obiettivo! Dove speri che questa passione per la fisarmonica ti faccia arrivare?
Il mio obiettivo è creare un nuovo stile di suonare la fisarmonica. Finora mi sono fatto conoscere attraverso i social e sono molto soddisfatto dei risultati. Ora voglio presentare la mia musica alla gente esibendomi su un palco. Non voglio fare troppe previsioni per il futuro. Preferisco farmi trascinare dalla mia passione e farmi sorprendere.
Contatti
email: simon.rabanser.music@gmail.com
Instagram: @simon.rabanser
Facebook: Simon Rabanser
Avete altri cinque minuti di tempo? Se sì, allora mi piacerebbe farvi conoscere un altro personaggio gardenese che secondo me è un mito: Judith Sotriffer, la “Geppetta della Val Gardena”.
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