Il maestoso Sass de Putia (o Pütia in ladino) è uno di quei massicci che si riconoscono già da lontano grazie alla sua forma unica. Lo si può ammirare da molte valli dolomitiche e la sua caratteristica è quella di essere una vetta che si staglia solitaria sul Passo delle Erbe in mezzo al parco naturale Puez/Odle. È la montagna di cui vanno fieri soprattutto gli abitanti di Longiaru e Antermoia, i paesi della Val Badia che si trovano ai suoi piedi. Il Putia e i suoi dintorni offrono dei paesaggi mozzafiato ed escursioni per tutti i gusti. Vi lascio la descrizione dell’escursione più classica: il giro ad anello partendo dal Passo delle Erbe. Aggiungo però anche la variante più lunga che porta fino al Rifugio Genova.
Informazioni tecniche
LOCALITÀ > Passo delle Erbe (provincia di Bolzano)
DIFFICOLTÀ > Media
DURATA > 5 ore (+1 ora fino al Rifugio Genova)
LUNGHEZZA > 13 km (+3,5 km fino al Rifugio Genova)
DISLIVELLO > 555 metri (680 fino al Rifugio Genova)
PUNTI DI RISTORO > Rifugio Börz, Rifugio Cir, Rifugio Munt de Fornella, Rifugio Sot Pütia, (Rifugio Genova: solo se fate il giro lungo), Rifugio Vaciara e Rifugio Göma
CARTINA ESCURSIONISTICA > Kompass nr. 050 – Brixen/Bressanone – 1:25.000

Come raggiungere il Passo delle Erbe
Il Passo delle Erbe (1.987 m) è raggiungibile in macchina attraverso tre modi. Dal lato orientale si percorre la Val Badia e dal paese di San Martino si inizia a risalire il passo. Un’altra opzione è quella di arrivarci attraversando una parte della Val di Funes e poi continuare sulla SP29. Oppure si può anche partire dalla città di Bressanone e percorrere le valli di Eores o di Luson.
Tutte e tre le strade sono un po’ tortuose e a tratti abbastanza strette. Serve fare molta attenzione, soprattutto se avete delle macchine grandi e se in giro ci sono tanti ciclisti.
In cima al Passo delle Erbe troverete il Rifugio “Börz”, dove tra l’altro è possibile pernottare. Proprio di fronte al rifugio c’è un parcheggio, che però non è enorme quindi vi consiglio di arrivarci il prima possibile per accaparrarvi un posto. Il prezzo è di 5€ per l’intera giornata. Se questo parcheggio dovesse già essere al completo, fate un tentativo con quello situato nella località “Pe de Börz” (1 km dal Rifugio Börz in direzione Val Badia).

Giro orario o antiorario?
Bel dilemma! Premetto che entrambe le circumnavigazioni intorno al Sass de Putia sono estremamente panoramiche e che il dislivello che dovrete affrontare, sarà lo stesso indipendentemente dal giro che sceglierete di fare.
Io mi sento di consigliarvi il giro antiorario semplicemente perché così affronterete la Forcella Putia, che è abbastanza tosta, quando ancora avrete molte energie. Lungo la forcella spesso ci sono delle chiazze di neve e secondo me è meglio calpestarle in salita che in discesa.
In più, se per caso avete intenzione di ascendere la cima del monte Putia, vi conviene fare il giro antiorario perché la deviazione che porta alla vetta inizia proprio sulla sommità della Forcella Putia. In questo modo la parte più faticosa verrà affrontata a inizio giornata piuttosto che verso la fine.

Giro ad anello classico intorno al Sass de Putia – dal Passo delle Erbe alla Forcella Putia
Dal parcheggio dovete prendere il sentiero 8A, dirigervi fino ai prati del Putia e arrivare al Rifugio Munt de Fornella, che solitamente è il ristoro dove ci si ferma a fine giornata dopo aver terminato la gita. Qui dovete decidere se fare il giro orario o antiorario. Come ho scritto sopra, io vi invito a intraprendere quello antiorario e quindi di girare a destra.
Percorrete un sentiero sterrato passando per incantevoli prati pianeggianti, ma ad un tratto il sentiero diventerà stretto e leggermente esposto. Bisogna stare ben concentrati e fare attenzione alla gente che arriva dal lato opposto. Solitamente il primo che incontra un piccolo spiazzo, fa passare l’altro escursionista.
Dopo un’ora e mezza dalla partenza dal Passo delle Erbe, inizierà la parte più faticosa dell’escursione: l’ascesa della Forcella Putia che è caratterizzata da alcuni scalini e piccole sezioni innevate. Affrontatela lentamente!

Giro ad anello classico intorno al Sass de Putia – dalla Forcella Putia al Passo Göma
Una volta arrivati in cima alla forcella, ci sarà modo di riprendere fiato e sedersi un attimo prima di continuare la gita. Vi ritroverete davanti a tre sentieri. Quello a sinistra porta sulla vetta del Putia e quello a destra conduce al Rifugio Genova (per fare questa variante vedi la descrizione sotto).
Per proseguire la circumnavigazione classica, prendete il sentiero in mezzo che è in discesa ed è segnalato con il nome di “Roda de Pütia”, che in ladino significa “Giro del Putia”. Arriverete poi ad un incrocio e da qui continuate sulla sinistra sul sentiero numero 35.
All’incrocio noterete una piccola baita dove avrete la possibilità di comprare l’“Oro del Putia”, del delizioso miele che viene prodotto in un maso a LongiaruG
Ora arriva la parte più incantevole e piacevole di tutta l’escursione. Il sentiero si snoda ai piedi del Putia e attraversa dei prati pianeggianti sui quali sono costruite le tipiche baite ladine.
Godetevi il panorama mozzafiato sulle montagne della Val Badia e probabilmente riuscirete anche ad intravedere qualche abitazione del paese di Longiaru. Se fate questa gita tra giugno e luglio, avrete la fortuna di vedere tanti bei fiori di varietà e colori diversi.
Vi consiglio di fare una piccola sosta al Rifugio Vaciara (aperto da metà giugno a metà ottobre), che serve dei piatti deliziosi preparati con i prodotti biologici del maso di famiglia. I bambini avranno la possibilità di divertirsi nel piccolo parco giochi situato di fronte al rifugio. Il Rifugio Vaciara è anche raggiungibile partendo direttamente dal paese di Longiaru.

L’escursione continua. Ora bisogna raggiungere il Passo Göma, da dove poi inizierà la discesa per ritornare verso il Passo delle Erbe.
Giro ad anello classico intorno al Sass de Putia – dal Passo Göma al Passo delle Erbe
Dal Passo Göma, il sentiero continua in discesa lungo il bosco (numero 8B). Questo sarà il tratto più ombreggiato di tutta l’escursione. Dovrete affrontare alcuni sali scendi che forse vi sembreranno non terminare mai. Quando avrete raggiunto il Rifugio Göma, avrete compiuto metà di questa ultima parte del percorso.
Ad un certo punto scorgerete il Rifugio Munt de Fornella e capirete che finalmente avrete concluso il giro ad anello. Vi suggerisco di fermarvi anche presso questo stupendo rifugio che si trova il una posizione privilegiata, proprio ai piedi del maestoso Sass de Putia.

Distendetevi sulle sedie a sdraio in legno, ordinate una bevanda rinfrescante (o una grappa) e poi fate visita agli animali che si trovano sui prati dinnanzi al rifugio. Farete amicizia con le mucche highlander (o scozzesi), le galline, le pecore, le anatre e i coniglietti.
Dopo esservi riposati, non vi rimane che ritornare al parcheggio al Passo delle Erbe (15 minuti). Ricordatevi di fotografare il Monte Putia dallo spiazzo alla vostra destra poco prima di arrivare al passo.
Variante lunga del giro ad anello
Per coloro che vogliono fare un’escursione un po’ più lunga, c’è la possibilità di fare un giro ad anello più ampio raggiungendo il Rifugio Genova. Dalla Forcella Putia bisogna prendere il sentiero 4 sulla vostra destra che è molto meno affollato del sentiero del giro classico.
Si tratta di una passeggiata abbastanza pianeggiante che regala dei panorami davvero strabilianti. I prati che vi circondano sono perfetti per un pic nic o un piccolo pisolino.
Una volta raggiunto il Rifugio Genova, concedetevi del tempo per recuperare le forze e quando vorrete continuare l’escursione, ritornate indietro sullo stesso sentiero, ma poi al secondo incrocio svoltate a destra sul sentiero 35, che vi porterà alla baita dove vendono il miele. Da lì il giro ad anello continuerà come da descrizione sopra.
Dal Rifugio Genova si possono intraprendere molte altre gite all’interno del parco naturale Puez/Odle e il rifugio è raggiungibile anche dalla Val di Funes.

Raggiungere la vetta del Sass de Putia
Oltre al giro ad anello, è anche possibile salire fino alla cima del Putia (2.875 m). Questa escursione però, è riservata a chi ha un minimo di esperienza in montagna e alle persone dal passo sicuro, perché include anche un corto tratto di via ferrata.
Se avete intenzione di fare questa deviazione fino alla vetta, innanzitutto sarebbe meglio non soffrire di vertigini e ai meno esperti e ai bambini consiglio di assicurarsi alla ferrata. Ancora meglio farsi accompagnare da una guida alpina, che oltre a farvi raggiungere la cima, saprà anche raccontarvi tante curiosità riguardo alla zona.
Dalla forcella fino alla sommità del Putia dovete calcolare 1,5 ora di camminata e ulteriori 515 metri di dislivello. Il sentiero dapprima si snoda su un pendio erboso e poi continua su serpentine fino ad arrivare all’attacco della via ferrata. Dopo aver raggiunto la cima e aver ammirato il panorama, si ritorna alla forcella lungo lo stesso sentiero dell’andata.

In inverno, sui prati del Passo delle Erbe, è possibile praticare lo sleddog e farsi trainare dagli husky attraverso il paesaggio innevato al cospetto del Sass de Putia. Se vi ho incuriositi, andate a leggere il mio articolo “Sleddog in Trentino Alto Adige: i cani da slitta conquistano la Val Badia”.

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