Se state cercando informazioni riguardo al Lago di Sorapis, di Carezza, di Resia, di Tovel o di Braies, questo articolo NON fa per voi! Il web pullula di foto, indicazioni e notizie inerenti a questi laghi fin troppo famosi. Io invece vi voglio regalare un elenco di dieci laghi e laghetti poco noti delle Dolomiti. Quelli che solo in pochi conoscono e presso i quali non c’è bisogno di spintonarsi per poter scattare una foto.
I laghi delle Dolomiti
Laghi grandi, laghi artificiali, laghi alpini, laghi che spariscono, laghi strani, laghi balneabili, laghi legati ad una leggenda, laghi colorati… nelle Dolomiti di laghi, ce ne sono davvero per tutti i gusti.
Grazie a Madre Natura, questi specchi d’acqua che spesso riflettono l’immagine delle montagne che li circondano, possono cambiare colore e aspetto in base alle stagioni.
Alcuni si raggiungono facilmente, altri richiedono un’escursione un po’ più lunga e impegnativa. Quello che li accomuna però, è il fatto che ognuno di loro ha il potere di affascinare le persone che li visitano. Solitamente i laghi rappresentano quei luoghi dove ci si ferma per riposare, meditare, gustare un panino, magari fare un bagno e ovviamente scattare qualche foto.
Di seguito vi lascio un elenco di dieci laghi e laghetti poco noti sparsi in giro per le valli e le montagne delle Dolomiti.
1) LAGO CRESPËINA
Questa gemma di color verde smeraldo si trova in una conca del famoso Parco Naturale Puez/Odle e si dice, che una volta fosse abitata da un drago. Quando il drago si arrabbiava, sbatteva la coda sulle acque del lago provocando enormi onde. Dopodiché si alzava in volo e lasciava una scia di fuoco, il che era un presagio di sfortuna per i valligiani. Un giorno, questi piantarono delle croci intorno al lago e il drago non si fece mai più vedere.
È possibile raggiungere il Lago di Crespëina partendo sia dall’Alta Badia che dalla Val Gardena. In entrambi i casi l’escursione è di media difficoltà. A circa un’ora di camminata dal lago, c’è il Rifugio Puez (2.475 m) di proprietà del C.A.I, dove si può sia mangiare che pernottare (solo dormitori).
2) LAGO DELLE BASTE
Ci troviamo in Val Fiorentina (Alto Agordino). Il Lago delle Baste è piccolino, ma molto suggestivo. Forse vi sarà già capitato di vedere delle foto del maestoso Monte Pelmo che si rispecchia nelle sue acque.
Anche l’ambiente che circonda il lago delle Baste è parecchio affascinante. Si tratta dell’incantevole altopiano di Mondeval dove tra l’altro nel 1987 sono stati trovati i resti di un cacciatore mesolitico vissuto 7.500 anni fa. L’ ”Uomo di Mondeval” è conservato nel Museo Vittorino Cazzetta a Selva di Cadore.
La grandezza del lago cambia frequentemente, infatti a seconda delle piogge e del clima, può estendersi notevolmente oppure scomparire del tutto. Il lago delle Baste è facilmente raggiungibile dal Passo Giau, oppure con una camminata più impegnativa partendo da Selva di Cadore. I rifugi più vicini dove poter sia mangiare che dormire, sono il Rifugio Passo Giau (2.236m) e la Malga Federa (1.800 m).
Foto scaricate da Pinterest. Fotografi: Etienne Ruff e Riccardo Chiarini
3) LAGO LAGAZUOI
Il Lago Lagazuoi è raggiungibile attraverso varie escursioni. Quella più spettacolare è indubbiamente la gita che dal Parco Naturale di Fanes/Sennes/Braies porta alla Forcella del Lago e poi continua con una discesa verso il lago. Dalla forcella si ha una meravigliosa vista sul lago e sul Monte Lagazuoi. Il sentiero potrebbe risultare un po’ impegnativo soprattutto a chi soffre di vertigini e non ama le sezioni esposte.
A queste persone consiglio di raggiungere il Lago Lagazuoi partendo dalla Capanna Alpina a San Cassiano passando per il Rifugio Scotoni. Questo lago alpino è piccolino, ma molto particolare perché è racchiuso in una conca ed è circondato da imponenti pareti dolomitiche.
4) LAGO DI LANDRO
Ho sempre l’impressione che il Lago di Landro venga un po’ snobbato. Forse perché è troppo facile raggiungerlo, dato che si trova sulla strada statale che collega Cortina d’Ampezzo con Dobbiaco.
Qui non ci sono gli ammassamenti di gente come ai vicini laghi di Braies e Dobbiaco. Eppure a mio parare, anche questo bel lago color turchese merita una visita. Sulla sponda a est, c’è un grande parcheggio e anche un ristorante dove potersi eventualmente fermare a pranzo o per fare merenda.
Forse non è il tipico lago romantico o selvaggio delle Dolomiti, ma è un’ottima alternativa per famiglie con bambini o per chi ha poco tempo a disposizione per poter fare delle lunghe escursioni.
5) LAGO DI BARCIS
Ci spostiamo ora in Friuli Venezia Giulia nelle Dolomiti Friulane, più precisamente in Valcellina (PN). Chi raggiunge il Lago di Barcis percorrendo la strada SR251, noterà sicuramente il colore del torrente Cellina e può già immaginare quali siano le tonalità del lago.
Il lago di Barcis è un lago artificiale creato nel 1954 per sfruttare l’energia idroelettrica. Ha un colore davvero unico che passa dal celeste al turchese con delle sfumature bianche. Sembra che al suo interno siano state versate tonnellate di farina dato che non si vede il fondo. Un colore così, l’ho visto solamente al famoso Lago di Sorapis.
Molti sportivi si recano al Lago di Barcis per praticare sport lacustri come il windsurf, motonautica, kayak, canoa… Essendo questo lago abbastanza grande e situato proprio accanto al paese di Barcis, è un po’ più turistico in confronto gli altri laghi elencati in questo articolo.
Vi consiglio anche di programmare una bella escursione alla Forra del Cellina dove avrete la possibilità di attraversare uno spettacolare ponte tibetano (sul posto si possono noleggiare caschi e imbraghi).
6) LAGO DI FOSSES
Quando l’ho visto per la prima volta, sono rimasta a bocca aperta. Forse perché sono arrivata lì nel tardo pomeriggio e in giro non c’era anima viva, eccetto qualche cavallo. Forse perché si trova in un posto magico, forse perché ho avuto la sensazione che in quel momento il tempo si fosse fermato.
Il Lago di Fosses si trova nel Parco Naturale Fanes/Sennes/Braies, non molto lontano dai rifugi Biella e Sennes. È circondato, da una parte, da immensi prati e dall’altra, da alte pareti dolomitiche. Il luogo invita a fare silenzio e godersi lo spettacolo.
Consiglio di raggiungere il lago facendo un giro ad anello partendo dalla località Ra Stua (Cortina d’Ampezzo), arrivare poi al Rifugio Sennes risalendo la Val Salata e poi dirigersi verso il lago seguendo il sentiero nr. 6. Da qui si termina il giro tornando a Ra Stua lungo il sentiero nr. 26. C’è un bel po’ di dislivello da fare.
Chi vuole fare un’escursione più lunga, invece di andare subito verso il lago, una volta raggiunto il Rifugio Sennes può passare dal Rifugio Biella (6A) e poi scendere al lago di Fosses percorrendo il sentiero nr. 26.
Nei pressi del lago c’è una piccola malga che però è privata e viene utilizzata solo ed esclusivamente dal pastore.
7) LAGO DEL DRAGO
Il nome originale ladino è “Lech dl Dragun”, si trova nel comune di Selva di Val Gardena, ma abbastanza lontano dal centro abitato. Per raggiungerlo bisogna infatti affrontare un dislivello di 760 metri partendo dal parcheggio del Passo Gardena ed essere dei bravi escursionisti.
Questo è uno di quei laghi dolomitici che in certi periodi dell’anno scompaiono e nessuno si sa spiegare esattamente il perché. Motivo per il quale sono nate molte leggende legate al lago del drago. Si racconta che come il lago di Crespëina, anche il Lago del Drago, molti anni fa fosse appunto abitato da un drago.
Attorno al lago glaciale non c’è alcuna vegetazione e il bacino si presenta in colori molto particolari e chiari.
Foto scaricate da internet
8) LAGO LECH DLÀ LÈ
Questo è un lago di cui noi abitanti della Val Badia siamo molto gelosi. Uno di quei posti che molti turisti non hanno ancora scoperto… ma voglio farvelo conoscere e spero che i miei amici valligiani non me ne vogliano.
Il Lago Dlà Lè di per sé non è nulla di che: un minuscolo laghetto ai piedi del maestoso Sasso della Croce. Ma il lago diventa magico all’ora dell’enrosadira, quando il Sasso della Croce si colora di rosso e si specchia nelle acque trasparenti del lago. Vi consiglio quindi di visitarlo nel tardo pomeriggio.
Il Lech Dlà Lè è facilmente raggiungibile dal paese di Pedraces oppure con la seggiovia Santa Croce. La stazione a monte della seggiovia è collegata al laghetto con un piacevole sentiero tematico (10 minuti) lungo il quale sono state installate delle sculture di legno che rappresentano gli animali del bosco.
9) LIMEDES (o LIMIDES)
Ci troviamo ora nella zona del Passo Falzarego, proprio di fronte alle montagne simbolo di Cortina d’Ampezzo: le Tofane. Il lago Limedes (o Limides) è un piccolo gioiello nel cuore delle Dolomiti dal quale si ha una magnifica visuale sulle cime più famose di questa zona.
Il lago è di origine glaciale ed è alimentato da acque piovane e dallo scioglimento della neve. Il periodo migliore per visitarlo è la primavera e vi consiglio di andarci all’alba o al tramonto, quando le montagne si riflettono nelle sue acque.
Il modo più semplice per raggiungerlo è quello di lasciare la macchina nel parcheggio a fianco al Rifugio Col Gallina, percorrere il sentiero 419 in direzione della Forcella Averau e in circa un’ora avrete raggiunto il Lago Limedes.
10) GLITTENER SEE (o LAGO DI RINA)
Concludo questo articolo con la descrizione di un laghetto davvero segreto e conosciuto da pochissimi. Si tratta del Lago di Rina (2.150 m) che come dice già il nome, si trova nei dintorni del paesino di Rina in Val Badia.
Raggiungerlo è facilissimo: Si può partire dal paese di Antermoia e seguire il sentiero 20B, oppure da Rina prendendo il sentiero numero 26. In realtà ci sono decine di altri sentieri attraverso i quali arrivare al lago.
Una terza opzione, è quella di parcheggiare al Passo delle Erbe, prendere il sentiero 1 che porta al Rifugio Monte Muro e poi proseguire per la cima del Monte Muro. Da qui si scende al Passo di Luson e infine si gira a destra sul sentiero 10 che porta fino al laghetto.
Apro una piccola parentesi: tra il rifugio Monte Muro e la cima Monte Muro c’è un passo chiamato “Alfreider Joch”… lo dico solo perché Alfreider è il mio cognome e questa cosa mi fa sentire importante 🙂
Cos’ha di così speciale questo laghetto alpino delle Dolomiti? Beh, intanto è praticamente sempre deserto. Io non ho mai incontrato nessuno in quella zona. Da qui si gode di un panorama unico sul Monte Putia. Fino a qualche anno fa, in mezzo al lago era presente una bellissima barca in legno. Vi era stata posta in merito ad un progetto scolastico ed era diventata un’attrazione unica.
Mentre scrivevo questo articolo, mi sono venuti in mente tantissimi altri laghi e laghetti dolomitici poco famosi da consigliarvi. Vi prometto che prima o poi uscirà anche una seconda (o addirittura terza) parte dell’articolo per completare l’elenco.
Nel frattempo, suggeritemi anche voi altri laghi segreti delle Dolomiti nei commenti!
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Emanuela
Grazie dei consigli. Aggiungo Laghi d’Olbe / De Olbe Seaber sopra Sappada
Sarah - Cartoline a colazione
Ciao Emanuela. Pensa che questi laghi non li ho nemmeno mai sentiti nominare. Devono essere davvero segreti 🙂 Grazie per il suggerimento!