State leggendo un articolo che ho inserito nella categoria intitolata “Alloggi del cuore”. Attraverso questo spazio del blog, voglio farvi conoscere strutture autentiche, originali e insolite gestite da persone genuine che hanno qualcosa da raccontare. Questi alloggi hanno tutti qualcosa in comune: fanno sentire i loro ospiti “a casa lontano da casa”. Ed è proprio ciò che ho provato quando ho soggiornato all' “Hotel La Cort My Dollhouse” in Val Gardena. Si tratta di un hotel speciale, non solo perché è gestito da una famiglia deliziosa, ma anche perché tramanda un pezzo di cultura e di storia gardenese.
Il sogno di Maria diventa realtà
Forse vi ricorderete di Judith, la “Geppetta della Val Gardena”. Una scultrice di Ortisei, che ha deciso di dedicare la sua vita alla realizzazione di bambole e altri giocattoli in legno. Se è la prima volta che sentite parlare di lei e della sua passione, allora vi invito ad andare a leggere l’articolo che le ho dedicato. Ma non ora! Vi voglio dapprima raccontare chi è Maria.
La famiglia Nocker gestisce da molti anni l’Hotel La Cort in Val Gardena. La figlia Maria però, ha preferito andare a lavorare in altre strutture alberghiere in giro per l’Alto Adige e al Lago di Garda. Il suo obiettivo era quello di acquisire esperienze e imparare l’arte dell’ospitalità anche da altre persone, non solo dai suoi genitori.
Un giorno Maria torna a casa e decide di dar vita ad un progetto tutto suo: stravolgere l’hotel di famiglia donandogli un aspetto moderno e un tocco anticonvenzionale. E tutto questo a soli 26 anni.
Nell’ottobre del 2021 Maria ha finalmente visto il suo sogno trasformarsi in realtà. È stato inaugurato il suo Hotel La Cort – My Dollhouse.
Ovviamente per poter realizzare questo sogno c’è anche stato bisogno del supporto dei suoi genitori e di Nicola, l’estroverso compagno di Maria, che ormai si divide tra i campi da golf, le piste da sci, l’hotel della sua famiglia a Selva di Val Gardena e l’hotel delle bambole.
Maria in tutto questo ha dimostrato tanta forza di volontà, passione, fiducia in sé stessa, coraggio e dedizione. Lei è la prova vivente che esistono ancora dei giovani che hanno voglia di mettersi in gioco e di rimboccarsi le maniche.
La regina dell’Hotel La Cort My Dollhouse: la bambola gardenese
Gli scultori e intagliatori gardenesi sono conosciuti in tutto il mondo. Chi visita questa valle, avrà modo di vedere tanti negozi che vendono statue e mobili in legno.
Verso la fine del 1600 gli abitanti della Val Gardena praticavano il commercio ambulante e ben presto capirono che i prodotti dai quali poter ricavare i guadagni più alti, erano i giocattoli in legno. A quei tempi, dalla valle uscivano più di 100 mila bambole di legno alla settimana.
Al giorno d’oggi esiste solo più una persona che sa costruire la tradizionale bambola gardenese ed è Judith Sotriffer.
Perché la bambola gardenese?
Quando ho fatto visita a Maria, le ho chiesto di raccontarmi come mai ha scelto di dedicare l’hotel alla bambola gardenese. A quella domanda le si sono illuminati gli occhi. Ha preso una chiave, mi ha invitata a seguirla nella sala accanto alla reception ed ha aperto un armadio nel quale erano esposti vari giocattoli in legno.
Mentre ammiravo la preziosa collezione, Maria mi ha spiegato che le bamboline appartenevano alla mamma della scultrice Judith. Karin, la mamma di Maria, ha avuto la fortuna di poterle acquistare a patto che non venissero rivendute a terzi. E così è stato: sono state custodite gelosamente nell’armadio assieme agli altri giocattoli gardenesi.
Maria ha riconosciuto la ricchezza sia economica che culturale di questi giocattoli e ha deciso di valorizzarli, usando le bambole gardenesi come filo conduttore per il suo nuovo hotel.
Così la giovane Maria è andata a fare visita a Judith e le ha proposto una collaborazione, chiedendole di creare le bambole che sono esposte in hotel. La scultrice ambiziosa non se lo fa ripetere due volte e inizia a produrre le lampade, i tavolini e le targhette in legno sulle quali sono stati scritti i numeri delle camere.
Anche queste targhette hanno una storia molto carina. Maria, oltre alla carta da parati vintage, ama anche indossare gonne. Ne va pazza! Chiede quindi a sua zia, la quale si diverte a cucire, di produrre 26 gonnelline tutte diverse per le bambole disegnate da Judith sui segna numeri delle stanze.
Scommetto che durante il loro soggiorno, quasi tutti i clienti dell’hotel vanno a farsi un giro in tutti i piani della struttura per ammirare le gonne fatte a mano dalla zia di Maria.
Come è strutturato l’Hotel La Cort My Dollhouse?
Iniziamo con la posizione: l’hotel si trova a soli 4 km dal famoso paese di Ortisei nella frazione di Roncadizza, che fa parte del comune di Castelrotto. La zona è molto tranquilla e la struttura è circondata da immensi prati. Inutile dire che qui gli ospiti possono dormire indisturbati.
Il cliente viene accolto in una lobby che include la reception, una piccola sala fumatori, il bar che ricorda un teatrino delle marionette, lo spazio con vista su Ortisei dove viene servito il “Linner” e la sala tv nella quale è esposta la preziosa collezione di antichi giocattoli gardenesi.
Le 26 camere sono tutte diverse, ma ognuna di loro è arredata con molto legno e prevale il color verde. La caratteristica più curiosa di queste stanze è la forma dei tavolini e dei lampadari, che ricordano la silhouette della bambola gardenese. Nulla è stato lasciato al caso. Anche i contenitori dei prodotti per il corpo sono stati ideati da Maria.
Al quarto piano, i clienti possono rilassarsi nella piccola zona benessere che è anche accessibile ai clienti esterni. I morbidissimi accappatoi fanno sì che ci si senta coccolati mentre le due saune, un bagno turco, una sala relax e la piscina panoramica con idromassaggio, regalano ore di spensieratezza e riposo dopo aver fatto una bella escursione o una sciata.
A proposito di sciate, l’hotel mette a disposizione una navetta che porta agli impianti di risalita di Ortisei. Altrimenti è anche possibile usufruire dello ski bus pubblico che passa regolarmente e si ferma davanti alla struttura.
La Cort – My Dollhouse è aperta 10 mesi all’anno: da inizio giugno a fine marzo. È una struttura riservata agli adulti (+14 anni) e non sono ammessi gli animali. I prezzi si aggirano attorno ai 100-140€ a persona e a notte, ma variano in base al periodo e alla tipologia di camera.
Un nuovo modo di GUSTARSI la vacanza
Al contrario di molti hotel 4* dell’Alto Adige, questa struttura non offre il trattamento di mezza pensione. Gli ospiti vengono invece deliziati con un’ottima colazione a base di prodotti locali e c’è pure un’ampia scelta per le persone che soffrono di intolleranze o allergie alimentari. Il primo pasto della giornata viene consumato in una storica Stube (antico soggiorno tirolese) con vista su Ortisei.
Da mezzogiorno fino al tardo pomeriggio, presso il piccolo bar dell’hotel, vengono serviti caffè delle migliori torrefazioni, tè biologici di alta qualità e golosi dolci fatti in casa.
Infine verso sera, i clienti hanno la possibilità di gustarsi il “Linner”. Si tratta di una cena leggera che viene servita dalle 16:00 alle 19:00 e consiste in un buffet di insalate molto particolari, una zuppa, un piatto del giorno e un dolce.
Chi preferisce mangiare più tardi o godersi una cena più articolata, può recarsi in uno dei tanti ristoranti della Val Gardena. Maria fornirà volentieri un elenco dei suoi locali preferiti della zona.
E come concludere al meglio la giornata se non con un drink, una tisana o un digestivo? I clienti possono servirsi da soli presso l’honesty bar, sorseggiare la loro bevanda su una delle tante poltrone sparse qua e là e infine crogiolarsi tra i soffici piumini dei comodissimi letti.
Quando finalmente l’ultimo cliente dell’hotel si sarà appisolato sotto le coperte, anche tutte le bambole potranno chiudere i loro occhietti.
Contatti:
Tel: +39 0471 796488
email: info@lacort.it
web: https://www.lacort.it/it/
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