Permettetemi di affermare che il Col di Lana è una di quelle vette di origine vulcanica che di storia ne ha davvero molta alle sue spalle. Una storia triste, caratterizzata da una guerra e da tanti morti. Non c’è da stupirsi se la montagna viene anche soprannominata “Col di Sangue”. Ci sono vari sentieri che portano sulla cima del Col di Lana. Io vi voglio descrivere in dettaglio l’escursione che parte dal Passo Valparola e alla fine dell’articolo troverete anche un elenco delle altre opzioni.

Informazioni tecniche

LOCALITÀ > Pieve di Livinallongo (provincia di Belluno)
DIFFICOLTÀ > Media-Difficile 
DURATA > 5,5 ore
LUNGHEZZA > 12,5 km
DISLIVELLO > 850 metri
PUNTI DI RISTORO > lungo il percorso non ci sono rifugi. A inizio/fine del sentiero troverete il Rifugio Valparola
CARTINA ESCURSIONISTICA > Kompass nr. 624 – Alta Badia – 1:25.000

La triste storia del Col di Lana

Il Col di Lana si presenta come una semplice e quasi insignificante collina verdeggiante, che domina il comune di Pieve di Livinallongo (BL) e che si allunga a sinistra della Val Cordevole. Più di 100 anni fa però, questa montagna fu teatro di una triste vicenda. Sto parlando della prima guerra mondiale. Il Col di Lana si trovava infatti sul confine tra l’Impero Austroungarico e il Regno d’Italia.

La linea di trincea passava per il Monte Sief, fino a giungere al Passo Valparola e per poi proseguire lungo il massiccio del Lagazuoi.

I soldati italiani riuscirono a conquistare i versanti sud orientali del Col di Lana e arrivarono a poche centinaia di metri dalla vetta. Vista l’impossibilità di andare oltre, le truppe italiane decisero di adottare la tecnica delle mine. Iniziarono a scavare una galleria nella montagna e durante la notte del 17 aprile 1916, più di cinque tonnellate di esplosivo fecero saltare in aria la cima della montagna. Quella notte gli italiani riuscirono ad impossessarsi del Col di Lana. Il cratere causato dall’esplosione è ben visibile ancora al giorno d’oggi. 

Vista dal Bivacco Sief

Il livello di difficoltà dell’escursione

Inizio subito con l’informarvi che non bisogna assolutamente sottovalutare questa escursione. Spesso il sentiero è stretto ed esposto e la traversata dal Monte Sief (2.424 m) al Col di Lana (2.452 m) include anche un sentiero attrezzato, che però si può eventualmente evitare.

Vi consiglio di fare l’escursione in un periodo caratterizzato da poche piogge. Io l’ho fatta il giorno dopo una lunga e intensa tempesta e mi sono ritrovata su sentieri terrosi pieni di fango. Oltre a sporcare e affondare gli scarponcini, il fango può anche essere molto scivoloso.

Scalini e via ferrata Sief

Il percorso inoltre include delle sezioni con radici, scalini e delle grandi rocce e lastroni che bisogna scavalcare. Sappiate infine, che la discesa dalla vetta è abbastanza ripida.

Lungo il sentiero non ci sono rifugi e nemmeno fontanelle. Assicuratevi di avere abbastanza cibo e acqua prima di partire.

Con queste raccomandazioni non desidero assolutamente dissuadervi dall’ intraprendere questa gita, ma voglio che vi rendiate conto che non si tratta di una scampagnata adatta a tutti.

Escursione al Col di Lana dal Passo Valparola: dal Valparola al Bivacco Sief

Passiamo ora all’escursione che porta fino alla cima della montagna protagonista di questo articolo. Di seguito descriverò la gita che parte e si conclude al Passo Valparola (2.192 m).

Si può raggiungere il Valparola da tre vallate diverse: dalla Val Badia passando per San Cassiano, da Cortina d’Ampezzo percorrendo dapprima il Passo Falzarego oppure dalla Val di Fodom e salendo dal comune di Pieve di Livinallongo.

In cima al passo ci sono vari parcheggi gratuiti. Più riuscirete ad avvicinarvi al Rifugio Valparola e più il punto di partenza sarà vicino.

Dovrete seguire il “Sentiero Italia” nr. 23 che parte proprio dietro il rifugio e costeggia le pareti del Monte Setsass. Alla vostra sinistra dovreste poter ammirare il calmo laghetto Valparola, che potrebbe essere una tappa perfetta a fine giornata per riposarsi un po’.

Poco dopo aver costeggiato il lago, arriverete ad un bivio con un segnavia. Se continuate a destra, circumnavigherete il Monte Setsass, un’altra bella gita dolomitica, che però faremo un’altra volta.

Voi continuate sempre dritti sui prati in discesa “de Le Laste”. Raggiungerete un canalino roccioso lungo il quale scorre un piccolissimo fiume e lo dovrete discendere aiutandovi con delle staffe in ferro e una corda fissa.

Canalino con staffe

La passeggiata continua per un’ora e mezza su un sentiero abbastanza stretto  e dopo alcuni sali-scendi arriverete al Bivacco Sief. Rimanete sempre ben concentrati e non camminate con il telefono in mano. Sulle pareti alla vostra destra forse noterete degli alpinisti che si arrampicano.

Escursione al Col di Lana dal Passo Valparola: dal Bivacco Sief alla Cima del Monte Sief

Dal Bivacco Sief si mantiene la sinistra, si prosegue sul sentiero 21 e dopo una piccola discesa sui prati arriverete ad un bivio. È giunto il momento di decidere: ve la sentite di affrontare il sentiero attrezzato o preferite continuare sul sentiero normale? Chi sceglierà la prima opzione, una volta arrivato al bivio, seguirà le indicazioni per il Monte Sief e si preparerà a fare una bella salita di 220 metri.

Chi invece preferisce la versione “soft”, seguirà il sentiero “Teriol Ladin” sulla sinistra. Io descriverò l’escursione che include la Cima del Monte Sief ma con ritorno attraverso il Teriol Ladin. Quindi chi vuole evitare il sentiero attrezzato, può saltare questo paragrafo e passare a quello intitolato “Dalla Cima del Col di Lana al Passo Valparola”, ma dovrà interpretare la descrizione al contrario fino ad arrivare alla vetta del Col di Lana.

I coraggiosi dovranno quindi affrontare la salita fino ad arrivare al crocifisso della vetta del Monte Sief. L’ascesa non presenta corde o tratti pericolosi. Vi imbatterete invece in trincee e camminamenti austriaci recentemente ristrutturati. Lungo il sentiero ci sono numerosi cartelli informativi che raccontano la storia del Col di Lana durante la Grande Guerra.

Escursione al Col di Lana dal Passo Valparola: dal Monte Sief al Col di Lana

Una volta conquistata la cima, vi aspetta una traversata avventurosa lungo la cresta che collega il Sief al Col di Lana. Questa traversata è caratterizzata da corde fisse, staffe in ferro, scalini e zone esposte. Non è assolutamente un tratto consigliato a chi soffre di vertigini e agli escursionisti poco esperti. Ci metterete circa mezz’ora ad arrivare sulla cima del Col di Lana.

Traversata Sief Col di Lana

Finalmente arrivati! Ora godetevi lo spettacolo! Il panorama dalla vetta è davvero unico, sarete circondati dalle montagne più famose delle Dolomiti: Marmolada, Pelmo, Civetta, Lagazuoi, Massiccio del Sella, Antelao, Tofane…

Ciò che rende speciale e unica la vetta del Col di Lana è indubbiamente la piccola chiesetta dedicata a tutti i Caduti costruita nel 1935 sul ciglio del cratere della mina italiana e ricostruita nel 2007. Sono poi presenti una grande croce di vetta, delle croci più piccole, un monumento eretto in onore degli Schützen Marebbani e il Bivacco Battaglione Cadore dove è possibile passare la notte.

Chiesa Col di Lana

Escursione al Col di Lana dal Passo Valparola: dalla Cima del Col di Lana al Passo Valparola

Dopo aver contemplato la bellezza di questo luogo e magari aver speso anche qualche minuto in silenzio per ricordare le vittime che hanno perso la vita sul Col di Lana, è ora di tornare al Passo Valparola.

Dalla cima, dirigetevi dalla parte opposta dalla quale siete saliti e iniziate a percorrere il sentiero in discesa in direzione Castello di Andraz. La pendenza è piuttosto ripida, affrontatela con calma.

Dopo circa mezz’ora arriverete ad un bivio e qui dovrete fare attenzione perché il sentiero che porta al Passo Valparola non è segnalato (aggiornamento del 02 agosto 2021). Tenete gli occhi bene aperti e cercate un sentierino pianeggiante sulla vostra sinistra che si addentra tra i cespugli e passa sotto le pareti del Col di Lana.

Al bivio non seguite le indicazioni che portano al Castello di Andraz e nemmeno quelle per andare a Pieve di Livinallongo. Questa traversata vi riporterà a Bivacco Sief e da qui ritornate al Passo Valparola sullo stesso sentiero dell’andata.

Discesa verso Andraz

Le altre varianti per raggiungere il Col di Lana

Come promesso, vi segnalo anche gli altri percorsi che potete scegliere di fare per arrivare al Col di Lana.

Entrambi non includono sentieri attrezzati ed è possibile lasciare la macchina in un parcheggio gratuito. Si sale e si scende lungo lo stesso sentiero, a meno che non abbiate una seconda macchina parcheggiata da un’altra parte o vogliate usare i mezzi pubblici per tornare indietro. Quest’ultima però, è un’opzione sconsigliata dato che gli autobus non passano frequentemente e sarebbero richiesti molti cambi.

Dalla località Palla a Pieve di Livinallongo > 7,5 km – 5 ore – 775 metri di dislivello

Dal Castello di Andraz > 7 km – 6 ore – 690 metri di dislivello

Chi di voi ha già fatto una di queste escursioni al Col di Lana? Raccontatemi nei commenti come l’avete trovata!

Sul Col di Lana morirono 8000 persone

- Condividi questo articolo utilizzando i pulsanti qui sotto -