Cari amanti dell’inverno e delle giornate in pista, questo articolo è dedicato a voi. Oggi qui si parla dello sport invernale per eccellenza: lo sci. Voglio darvi qualche suggerimento per aiutarvi a scegliere gli indumenti adatti per le vostre discese sulla neve. L’abbigliamento non va assolutamente sottovalutato se volete passare delle piacevoli ore senza sudare o senza soffrire il freddo. Quindi bando alle ciance! Vediamo insieme quali sono i capi giusti da mettere quando si va a sciare...

Regola numero 1: ascoltate il vostro corpo!

Tutti noi siamo diversi: c’è chi ha troppo caldo quando il termometro indica -10 gradi e poi ci sono quelli che come me, patiscono il freddo anche ad agosto. Cercherò dunque di darvi dei consigli che possano soddisfare tutti, ma alla fine dovrete dare ascolto al vostro corpo e capire da soli qual è l’abbigliamento che più vi si addice.

Calcolate che i mesi di dicembre, gennaio e febbraio sono quelli più freddi e che in questi periodi le giornate sono più corte. Significa che il sole sparisce dietro le montagne nel primo pomeriggio e che le temperature si abbassano velocemente.

A marzo invece è molto più piacevole andare a sciare. Si possono indossare dei capi più leggeri e le ore calde si prolungano fino alle 16:30-17:00.

In generale mi sento di suggerirvi di non acquistare indumenti di scarsa qualità e troppo economici. È preferibile spendere un po’ di più in modo da poterli usare numerose stagioni.

maschera da sci

La tuta da sci

Questo probabilmente è il capo più difficile da scegliere perché ci sono veramente tante, molte, troppe tipologie di tute da sci. Tuta intera, tuta imbottita, guscio… io le ho provate tutte e ora vi rivelo qual è la mia preferita.

La tuta intera attillata sta tornando di moda, soprattutto per le donne. Ma personalmente la trovo scomoda, specialmente quando è ora di andare al bagno. Il guscio non è affatto male. Lo sto utilizzando da qualche anno assieme ad un pantalone imbottito. Chi decide di acquistare il guscio, deve però calcolare di dover anche comprare un piumino da indossare sotto lo strato sottile di Goretex. 

Ma alla fine, credo che la tuta da sci migliore sia quella imbottita a due pezzi. Io patisco molto il freddo e quindi sia il pantalone che la giacca imbottiti, sono la soluzione migliore. A marzo, metto uno strato più leggero sotto la giacca e sono a posto. 

Un accorgimento riguardo ai pantaloni: prendeteli a vita alta (con o senza bretelle). Io utilizzo quelli da freeride con l’elastico che arriva fino a metà busto. Così sono sicura che la schiena sia riparata dal freddo e dalla neve in caso di caduta.

In generale, vi consiglio di prendere una tuta con le zip antivento e molte tasche. A proposito di tasche. Scegliete una giacca che abbia un piccolo taschino sulla manica sinistra così da poterci inserire lo skipass.

L’intimo tecnico

Potremmo parlare di intimo tecnico per ore e ore. Serve? Non serve? Qual è il tessuto migliore? Quale non mi fa sudare? Quale puzza di più? Cercherò di essere breve e concisa. L’intimo tecnico è stata una grande invenzione. Le maglie e i pantaloni termici permettono la traspirazione e non fanno disperdere il calore corporeo. Per chi utilizza una tuta a guscio, i capi tecnici sono indispensabili.

È importante indossarlo nel modo giusto: sotto di esso non ci devono essere altri strati. Per esempio, non ha senso mettere la canottiera sotto la maglia termica. 

Ho provato molte tipologie di intimo tecnico e sono arrivata alla conclusione che quello in lana merino sia quello, che nel mio caso funziona meglio. Quando però faccio le escursioni di scialpinismo, preferisco quello in microfibra. Anche se devo ammettere che in questo caso l’odore di sudore si sente molto di più.

I calzini

I calzini devono assolutamente essere lunghi e arrivare fino a sotto il ginocchio. Non devono essere né troppo grossi, né troppo fini. Durante le giornate fredde, utilizzo i calzini riscaldabili Lenz.

Si tratta di un semplicissimo calzino nel quali sono integrati dei pannelli riscaldanti. Alzo e abbasso la temperatura grazie all’applicazione sul cellulare. Un’alternativa potrebbero essere i cuscinetti scaldapiedi.

Verso fine stagione invece, uso un calzino finissimo tipo collant. C’è da dire che mi sono abituata ad usare lo scarpone con il pellicciotto, quindi anche se indosso un calzino sottile, non soffro il freddo.

Infine è importante che i calzini abbiano un buon elastico che non lo faccia scivolare dal polpaccio. Non c’è niente di peggio di dover togliersi gli scarponi in mezzo alla pista per sistemare i calzini!

i guanti

Ogni mese invernale richiede una tipologia di guanto diverso. Infatti io di guanti ne ho tantissimi. Moffole fini, moffole imbottite, moffole riscaldate, sottoguanti in cotone, guanti con le dita imbottiti, con il polsino lungo e anche i guanti paravento in Goretex.

Poi a marzo uso il semplicissimo guanto da sci, se non addirittura il guanto fine in cotone.

Trovo utilissimi i guanti che hanno la cordicina con l’elastico per il polso. Spesso ho bisogno di usare il telefono o di avere le mani libere per soffiarmi il naso. Grazie all’elastico, basta semplicemente sfilare il guanto e lasciarlo penzolare.

Così come per i piedi, anche per le mani esistono i cuscinetti scaldamani.

Insomma, la scelta del guanto dipende dalle condizioni meteorologiche. Solitamente da dicembre a febbraio uso la moffola imbottita che posso anche eventualmente riscaldare

Gli occhiali da sole o la maschera

Per questo accessorio gli sciatori si dividono in due: c’è chi preferisce la maschera e chi predilige la sciata con un semplice occhiale da sole. È ovvio che la maschera è molto più protettiva e non fa lacrimare gli occhi. Inoltre è molto utile durante le bufere. Le maschere moderne hanno le prese d’aria che evitano l’appannamento e spesso c’è la possibilità di cambiare la lente in base alle condizioni atmosferiche. Le lenti chiare per esempio, sono perfette per le giornate di maltempo.

Personalmente preferisco, anzi sono costretta, ad usare l’occhiale da sole normale. Questo perché non ci vedo bene e non sopporto le lenti a contatto. Ho quindi acquistato un occhiale da sole sportivo con la lente da vista. Lo utilizzo anche in estate o per fare escursioni di scialpinismo quindi nel mio caso è un’ottima soluzione. Quando nevica fortemente, preferisco comunque utilizzare la maschera.

La fascia e il berretto

Non voglio soffermarmi più di tanto su questi indumenti perché quando si scia, in testa va messo solo ed esclusivamente il casco! Se siete dei freddoloni, potete eventualmente utilizzare una fascetta o un berrettino molto fine sotto al casco.

il casco

Dal 01 gennaio 2022 è obbligatorio per tutti gli sciatori sotto i 18 anni, ma credo sia superfluo dirvi che il casco sia un copricapo protettivo, che tutti dovrebbero usare. Ormai sono davvero poche le persone che sciano senza un casco e non averlo è quasi diventato strano.

Ci sono modelli di tutti i tipi e di tutti i colori. Acquistate un casco leggero, comodo, che si adatti alla testa senza punti di pressione e che sia regolabile con l’apposita rotella sul lato posteriore.

Non utilizzate un casco che sia troppo vecchio. I caschi della nuova generazione presentano delle accortezze che regalano un alto livello di comfort e di sicurezza. Ad esempio il sistema Mips, la tecnologia che migliora decisamente la protezione della testa in caso di incidente. Oppure le aperture scorrevoli che permettono la ventilazione all’interno de casco, e le prese d’aria anteriori che consentono la fuoriuscita dell’aria dagli occhiali da sci, evitando così l’appannamento.

Trovo molto comodi i paraorecchie smontabili così quando ci sono delle giornate calde, si possono togliere e far passare l’aria. A proposito di paraorecchie, alcuni anni fa ho scoperto il casco “POC” con gli auricolari e il microfono integrati che permettono di rispondere al telefono o di ascoltare musica (mi raccomando, non fatelo mentre sciate!). Il cellulare si collega al casco tramite bluetooth.

casco - Cosa mettere per andare a sciare

lo scaldacollo

Questo è un capo che forse non serve a tutti. Fino a qualche anno fa non lo utilizzavo, ma poi ne ho acquistato uno in pile e ora non riesco a separarmene. Aiuta a riparare il collo e il viso dal vento e dal freddo e vi giuro che quando mi dimentico di portarlo, ho quasi l’impressione di essere mezza svestita.

Lo scaldacollo non deve necessariamente essere in pile, ci sono anche quelli più fini in cotone. La marca più conosciuta che produce scaldacollo, è sicuramente “Buff”.

Alcuni potrebbero preferire una sciarpa invece dello scaldacollo, ma per i miei gusti è troppo ingombrante.

L’accessorio indispensabile ai tempi del Covid: la mascherina

Parliamo ora di un indumento che speriamo di non dover più utilizzare l’anno prossimo e quelli successivi. Si tratta della mascherina FFp2, che ormai è entrata a far parte della nostra quotidianità. Al momento l’utilizzo della mascherina di tipo FFP2 è obbligatorio per poter accedere agli impianti di risalita chiusi come funivie, cabinovie e seggiovie con cupola.

Esistono dei ganci, clip e laccetti che permettono di fissare la mascherina al casco senza doverla indossare sotto il casco. In questo modo si evita il fastidio dell’elastico dietro all’orecchio ed è più facile alzare ed abbassare la mascherina.

Di sci, scarponi e bastoncini parleremo in un’altra occasione dato che si tratta di un argomento che va approfondito e che merita un articolo a parte. Ma ora fatemi sapere nei commenti di quale indumento o accessorio non potete fare a meno quando sciate.

Il casco è l'indumento più importante

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